Anche senza incentivi il fotovoltaico conviene sempre; ciò è possibile quando l’impianto gode di un adeguato sistema di stoccaggio (energy storage). Oggi, l’interesse verso gli impianti fotovoltaici con sistemi di accumulo è in forte crescita. Il motivo è dato da due aspetti principali: il primo è quello di aumentare considerevolmente l’energia in autoconsumo, tagliando la quantità di energia acquistata dalla rete elettrica; il secondo è l’ottimo rapporto costi-benefici per l’acquisto di batterie (energy storage), in altre parole un buon investimento.
Convengono i sistemi di accumulo (energy storage) e quanto risparmio sono in grado di garantire sulla bolletta elettrica?
Essendo un “nuovo” prodotto sul mercato il punto cruciale è il prezzo, già con i prezzi di oggi, è possibile stimare la convenienza economica ottenibile pari al 100% del fabbisogno energetico dell’abitazione, ovviamente parlando di impianti di stoccaggio “domestico o industriale” piccoli.
Quindi, in molte situazioni la realizzazione del fotovoltaico con sistema autonomo di accumulo è una soluzione già oggi sostenibile economicamente; senza incentivi e senza scambio sul posto.
L’energy storage per gli impianti da fonte rinnovabile è una soluzione economicamente conveniente anche dallo stesso gestore della rete elettrica nazionale. Qual è il motivo?
I sistemi autonomi di accumulo garantiscono una protezione della rete dai picchi di immissione e ridurrebbero i costi di gestione e di dispacciamento della rete stessa.
Infatti, già oggi in Germania, avanguardia mondiale del solare, sono partiti nuovi incentivi per favorire la diffusione dell’energy storage degli impianti da fonti rinnovabili, soluzione prospettata e voluta dal gestore per diminuire gli oneri di gestione della rete stessa.