I Costi degli impianti fotovoltaici è una delle domande frequenti che riceviamo dai nostri potenziali clienti. Noi rispondiamo, nostro malgrado, che non siamo in grado di formulare un’offerta sulla base di una breve conversazione telefonica in quanto i costi degli impianti fotovoltaici, eolici o di biomasse dipende da innumerevoli fattori che devono essere analizzati volta per volta con cura.
Come detto non esiste un listino prezzi di riferimento, possiamo però fornire, nel caso di un’installazione priva di particolari complicazioni tecniche un prezzo di riferimento.
Da tenere in considerazione quanto segue:
- è necessario avere ben chiara l’ubicazione presunta dei moduli fotovoltaici (muro, tettoia, padiglioni, pensiline, lucernaio, frangisole, tetto, etc.)
- si deve sapere quale è la dimensione massima utilizzabile
- si deve avere un’idea di massima circa le dimensioni desiderate dell’impianto fotovoltaico in kWp.
Sulla base di queste semplici informazioni potremo avviare lo studio di fattibilità dell’impianto fotovoltaico e determinarne i costi.
Tempo di ritorno dei costi degli impianti fotovoltaici
Il tempo di ritorno dei costi degli impianti fotovoltaici è essenzialmente legato a due variabili:
1. la taglia dell’impianto fotovoltaico: più è grande, più sarà rapido il suo ammortamento;
2. la sua localizzazione: l’irraggiamento infatti influenza la produzione energetica dell’impianto stesso.
Nell’ipotesi di usufruire del Conto Energia, per un impianto domestico di 3 kWp il tempo di ritorno dell’investimento varia dai 6 ai 10 anni, a seconda della posizione geografica (più si è a Sud e maggiore è l’irraggiamento solare e quindi la produttività dell’impianto), della taglia dell’impianto (più è grande e minore è il prezzo specifico al kWp), della posizione fiscale dell’autoproduttore (gli utenti domestici non pagano tasse, a differenza delle aziende).
Oltre al tempo di ritorno bisogna però tenere presente che la valutazione economica di un impianto fotovoltaico si basa sempre di più sul fatto che un impianto è assimilabile a un investimento finanziario vero e proprio, e come tale va considerato. Pertanto, il parametro più efficace per la valutazione dell’investimento diventa il TIR (Tasso Interno di Rendimento), che nel caso del fotovoltaico è quasi sempre superiore al 7% (al netto delle tasse). Il fatto che simili rendimenti siano garantiti per 20 anni rendono l’investimento nel fotovoltaico il migliore investimento disponibile sul mercato, sia in termini di convenienza che di sicurezza.
Costi di Manutenzione degli impianti fotovoltaici
Contrariamente a quanto si potrebbe immaginare, il costo per la manutenzione ordinaria di un impianto solare fotovoltaico è irrisorio.
Rispetto ad altre tecnologie, infatti, i moduli fotovoltaici sono in grado di produrre energia senza parti in movimento, quindi con un’usura dei componenti praticamente nulla. Gli unici interventi che potrebbero rendersi necessari sono la pulizia periodica dei moduli (se installati in contesti particolarmente polverosi) e l’eventuale sostituzione della scheda dell’inverter dopo 8-10 anni (ma solo se si guasta).
Costi di Smaltimento degli impianti fotovoltaici
I Costi di smaltimento degli impianti fotovoltaici sono anch’essi irrisori come precedentemente considerato per la manutenzione. Il DM 7 Luglio 2012 ha stabilito che gli impianti fotovoltaici per essere incentivabili devono essere realizzati con moduli fotovoltaici che aderiscono ad un consorzio di smaltimento dei moduli fotovoltaici. Pertanto i costi di smaltimenti sono praticamente assorbiti dai costi di installazione iniziali.
Contrariamente a quanto si pensa il modulo fotovoltaico è riciclabile oggi per l’80% circa del suo peso, sia per essere riutilizzato nell’industria che per formare nuovi pannelli fotovoltaici.
BNR Green Energy come importatore di moduli fotovoltaici è membro del consorzio di riciclo ERP Italia.